Febbraio è il mese perfetto per seminare alcuni fiori che illumineranno il giardino nel periodo estivo.
Tra le tante varietà esistenti, ecco una lista con 5 fiori da seminare a febbraio e porre a dimora con i primi caldi.
Se ti interessa l’argomento, ti consigliamo di dare un’occhiata anche ai 5 fiori da seminare a Marzo.
Ma torniamo ai fiori del mese di Febbraio.
Primula
La Primula Veris appartenente alla famiglia delle Primulaceae è una delle specie più sorprendenti. Presenta delle foglie ovali increspate ricoperte di peli e arrotolate verso l’interno e diversi steli coronati da lunghe fioriture a forma di imbuto, dolcemente profumate e che raggiungono un’altezza di circa 25 cm. Le piantine di Primula, seminate a febbraio, già agli inizi della primavera presentano i primi boccioli, ma va tuttavia sottolineato che sono molto sensibili alle concentrazioni di sali minerali presenti nei fertilizzanti: se la miscela è troppo forte, potrebbero non crescere affatto oppure le giovani radici rischierebbero di bruciarsi. Per la coltivazione di una primula sana è altresì fondamentale usare un terriccio universale che va mescolato con torba e sabbia per evitare ristagni idrici che potrebbero far marcire l’apparato radicale.
Bocca di leone
La Bocca di leone (Antirrhinum Majus) è una pianta di tipo ornamentale piuttosto piccola appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae. In media le piante raggiungono i 50 cm e presentano degli steli ricoperti da molte foglie spatolate e di tipo opposte e di una tonalità sul verde scuro. I fiori invece appaiono inseriti su steli come delle spighe con una corolla tubolare composta da due escrescenze che ricordano proprio i denti del leone se vengono aperti leggermente con le dita. I fiori che sono molto profumati, si presentano di svariati colori e fioriscono nel periodo compreso tra maggio e giugno. Le bocche di leone prediligono una buona esposizione al sole e, per la semina di febbraio, l’ideale è un terriccio ben drenato e arricchito di sostanze organiche.
Petunia
Spesso coltivate come piante annuali, le petunie appartenenti alla famiglia delle Solanacee sono alcuni tra i fiori più popolari. Sono suddivise in due gruppi: le petunie grandiflora e multiflora. Le prime hanno dei fiori molto grandi e sono meglio coltivate in contenitori o cesti sospesi poiché sono più suscettibili ai danni della pioggia. Le seconde invece presentano un maggior numero di fiori, anche se più piccoli, e sono ideali per adornare un balcone o pet delle bordure con “effetto cuscino”. Dopo la semina di febbraio le piantine giovani che sbocciano in primavera, si possono trapiantare in un terreno leggero e ben drenato esposto in pieno sole e riparato dal vento.
Fiordaliso
I semi del fiordaliso sono facili da seminare e poco costosi da coltivare nel giardino di casa. Questa pianta annuale (nome botanico Centaurea Cyanus) appartiene alla famiglia delle Asteraceae e presenta in genere fiori di tonalità rosa, bianco, rosso, lavanda e marrone che raggiungono un’altezza compresa tra i 40 e i 90 cm. I fiordalisi producono fiori singoli o doppi con petali sfrangiati e foglie di colore grigio-verde. Le varietà nane sono adatte per bordure, mentre quelle più alte si prestano per adornare i cottage. Seminando a febbraio in un terriccio morbido, ben drenato e ricco di sostanze organiche, il fiordaliso non appena sviluppa le prime foglie si può anche mettere a dimora nel terrapieno.
Tagete
Il tagete appartenente alla famiglia delle Asteracee. È una pianta erbacea che può essere sia perenne sia annuale. Molto amata in quanto, oltre ad essere facile da coltivare, si adatta a diverse tipologie di terriccio e regala delle fioriture abbondanti che durano a lungo anche dopo aver reciso i fiori. Al giorno d’oggi sono circa 50 le specie di tagete classificat. Il tagete è una pianta dal portamento eretto, anche se alcune varietà hanno un aspetto cespuglioso. Le foglie sono pennatifide e quindi creano una sorta di tappeto di una tonalità verde intensa, su cui si adagiano i fiori che possono essere di svariate tonalità e dalla forma simile a quella dei garofani. La pianta, dopo la semina di febbraio, si può porre a dimora tenendo presente che predilige il pieno sole, in quanto in zone ombreggiate fresche e umide è soggetta a muffa. Sebbene cresca in quasi tutti i terreni, si comporta meglio in quelli moderatamente fertili e ben drenati.