Uno dei quesiti che ci si pone più spesso riguarda la frequenza di lavaggio dei capi. Alcune volte, infatti, si tentenna in quanto il vestito non appare subito sporco, altre volte invece si tende ad esagerare con i lavaggi. È bene, come prima cosa, capire che non tutti gli abiti si devono lavare con la stessa frequenza. Ovviamente i consigli esulano dai casi in cui i vestiti emanino un cattivo odore o siano visibilmente sporchi e macchiati.
Frequenza di lavaggio dei capi
- BIANCHERIA INTIMA: calzini, calze, mutande, collant ecc. vanno lavati immediatamente dopo ogni utilizzo, mentre il reggiseno solitamente “resiste” per 3 o 4 utilizzi. Per questa tipologia di indumenti è richiesto il lavaggio a mano, ma è possibile utilizzare sacchetti appositi o sfere per i reggiseni per il lavaggio in lavatrice, in modo da non rovinarli.
- BIANCHERIA DA NOTTE: per quanto riguarda pigiami e biancheria per il letto (lenzuola, federe ecc.), solitamente vanno cambiati e lavati una volta a settimana, ma solo nella stagione invernale ed autunnale. Invece, in estate, quando il corpo suda molto anche di notte, è meglio cambiarli ogni 3-4 giorni, al fine di evitare irritazioni della pelle dovute a scarsa pulizia.
- JEANS: per mantenere la forma e la struttura di questo capo, è consigliabile procedere al lavaggio dopo circa 5 o 6 utilizzi, e nel frattempo tra una volta e l’altra si possono utilizzare degli spray cattura odori oppure chiuderli in un sacchetto e congelarli in freezer per alcune ore.
- MAGLIE E MAGLIONI: in questo caso dipende dal tipo di tessuto. Per le maglie leggere, realizzate in cotone o seta, il lavaggio deve avvenire con maggior frequenza, dopo uno o due utilizzi, al fine di evitare fastidiosi aloni. Invece, per i capi invernali, in lana o materiale sintetico, il lavaggio può avvenire ogni 3 o 4 utilizzi, per non infeltrire troppo il capo.